Oltraggio alla biodiversità
A poco più di un anno dall’inserimento di alcune modifiche che hanno introdotto la tutela della biodiversità tra i principi fondamentali della Carta costituzionale, un emendamento, inserito all’ultimo momento nella Legge di bilancio 2023 lo scorso dicembre, la rimette in discussione.
La modifica alla legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), apportata dal partito di maggioranza della Presidenza del Consiglio, è un grave passo indietro sulla tutela della fauna selvatica e della biodiversità. È un emendamento folle che mette a repentaglio la vita della fauna selvatica e quella degli esseri umani.
Alcuni passaggi della modifica stabiliscono che “le attività di contenimento disposte nell’ambito del Piano non costituiscono esercizio di attività venatoria e sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto”.
Questa modifica comporta che le “attività di contenimento”, sostanzialmente la caccia, anche se le associazioni venatorie sostengono il contrario, si possano svolgere senza applicare le regole previste all’attività venatoria: anche per questo motivo è stato nominato dalle associazioni ambientaliste “emendamento Far West”, “Caccia Selvaggia”,
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