Focus sulla Bluetongue
La febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue BT) è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti, sia domestici sia selvatici, trasmessa da insetti vettori ematofagi (ditteri Culicoides) causata da un RNA virus della famiglia Reoviridae, genere Orbivirus, del quale si conoscono 27 diversi sierotipi. Non vi è alcun rischio per la salute pubblica associato alla BT, poiché il virus non si trasmette attraverso il contatto con animali o lana o attraverso il consumo di latte.
Il virus Blue Tongue (BTV) colpisce prevalentemente gli ovini con una sintomatologia molto grave con febbre, scolo nasale, ulcere orali, edemi, difficoltà respiratorie, edema della testa e congestione delle mucose della bocca e della lingua che può assumere una colorazione bluastro-violacea da cui il nome “Bluetongue” (lingua blu), manifestazioni tali da portare anche alla morte.
Nei bovini e nei caprini l’infezione in genere si manifesta con forme cliniche meno evidenti o inapparenti. Il bovino, una volta infettato, presenta una fase viremica (presenza del virus nel sangue) molto lunga, fino a 60 giorni post infezione e ciò fa sì che esso rappresenti un serbatoio di virus ideale a disposizione degli insetti vettori e qualora questi siano presenti in grande quantità, garantisca una rapidissima diffusione dell’infezione tra le specie recettive presenti e il superamento dei periodi invernali di inattività del vettore, nelle zone temperate.
Il BTV può essere trasmesso dal toro anche attraverso il seme da una bovina gravida può passare al feto e quindi al vitello che può a sua volta diffondere l’infezione.
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