La grande famiglia dei Servizi è la forza del paese

Questo settore si configura come una risorsa indispensabile per l’Italia e non semplicemente una commodity

Lorenzo Mattioli 

presidente Confindustria Servizi HCFS

È un grande onore dare un contributo a questa iniziativa editoriale. In tale particolare occasione, desidero manifestare tutto il mio orgoglio per il lavoro che insieme a imprenditori e lavoratori stiamo facendo: è innegabile come il contesto emergenziale che purtroppo stiamo vivendo, dovuto alla crisi pandemica e oggi anche agli eventi bellici ci abbia imposto di ripensare la progettualità di tutti noi, delle nostre imprese e di ogni processo decisionale futuro. Nonostante le evidenti difficoltà e incertezze, siamo stati sempre più consapevoli di far riferimento a un settore, quello dei Servizi integrati Industriali, che pur nella difficoltà di una emergenza globale non si è mai fermato. Con soddisfazione, devo evidenziare che da iniziative come queste, anche la Federazione Confindustria Servizi HCFS di cui sono Presidente, ricava lustro e vantaggio: quello di implementare e rafforzare la rappresentatività della nostra Federazione e il ruolo guida che tutte le associazioni di categoria che la costituiscono le hanno riconosciuto e delegato.

Confindustria Servizi HCFS (Hygiene, Cleaning & Facility Services, Labour Safety Solutions) è la Federazione delle industrie dei servizi alle imprese, agli immobili e alle collettività, aderente a Confindustria, costituita da 5 Associazioni (ANIP, Assosistema, ANID, ANIR ed UNIFerr), che rappresenta nel Sistema Confederale la grande famiglia del mondo dei servizi, con particolare riferimento ai servizi e beni per la ristorazione collettiva, l’igiene, la salute, la sicurezza, la manutenzione di immobili e impianti, la salubrità degli ambienti, attraverso un’organizzazione industriale.  

Un mercato che, in epoca pre covid, si quantificava in 57400 imprese, 657mila addetti e oltre 28miliardi di fatturato, rappresentando uno degli assi portanti dell’economia italiana, senza dimenticarne il valore strettamente sociale di cui è portatore. Anche grazie al contributo delle vostre imprese, abbiamo oggi raggiunto una consapevolezza: siamo una risorsa indispensabile per l’Italia e non vogliamo essere più semplicemente considerati una commodity. In questo quadro, è emerso con forza che il Sistema dei Servizi si è distinto come frontiera e argine fondamentale per adeguare in maniera agile la propria proposizione a un modello che è andato in crisi nei suoi pilastri classici (manifattura, commercio, lavori) consentendo alle economie moderne di mantenere livelli di assistenza, servizi, salute e sicurezza alle persone e alle cose, distinguendo con  chiarezza l’esistenza di una vera e propria industria ed economia dei servizi come asset strategico produttivo delle economie moderne in Italia e in Europa. 

Lorenzo Mattioli

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